Come incidono Vitamina D e Sole sulla salute di ossa e denti, per noi e per i nostri bambini?
Denti forti, ossa resistenti e buonumore sono influenzati dai livelli di Vitamina D nel nostro organismo. Scopriamo come procurarsi questo “elisir di benessere”.
Quanti di voi sanno che il segreto per star bene ed essere di buonumore è influenzato anche dalla vitamina D, dall’esposizione solare e dall’alimentazione? Oggi esistono vari strumenti per misurare il livello di vitamina D nell’organismo ed intervenire correttamente prima che una carenza degeneri in patologia.
Se ti senti giù, magari un po’ triste o depresso (non parliamo di patologia) puoi iniziare da subito a fare qualcosa per stare meglio in maniera molto naturale.
- Cos’è la vitamina D
- A cosa serve e come funziona
- Benefici della vitamina D
- Cibi ricchi di vitamina D
- Il sole e la vitamina D
- Conseguenze della carenza di vitamina D
- Come aumentare i livelli di vitamina D?
- Come misurare i livelli di vitamina D?
Cos’è la Vitamina D
La vitamina D è l’unica vitamina ad essere considerata anche un ormone (è un precursore degli ormoni liposolubili). Esistono 5 tipi di Vitamina D: D1, D2, D3, D4 e D5. In natura però è disponibile solo in 2 varianti:
- La Vitamina D2: di origine vegetale è quella meno assimilabile da parte dell’organismo (ergocalciferolo)
- La Vitamina D3: di origine animale è maggiormente assimilabile grazie all’esposizione ai raggi solari (colecalciferolo)
A cosa serve e come funziona
La Vitamina D è un regolatore del metabolismo del calcio e del fosforo. Quindi aiuta il processo di calcificazione delle ossa, dei denti, dello smalto, etc.
Inoltre aiuta a mantenere una buona funzionalità muscolare e cardiaca.
Agisce regolando il sistema immunitario e nel rilascio dei famosi “ormoni della felicità”: serotonina e dopamina. Questi neurotrasmettitori aiutano lo sviluppo cerebrale e sono responsabili del buonumore (livelli bassi di questi ormoni sono riscontrati e collegati allo stato di depressione).
Benefici della Vitamina D
I ricettori della Vitamina D sono disseminati in tutto il nostro corpo (ossa, sangue, muscoli, cervello, cuore), quindi avere un buon livello di Vitamina D nel proprio organismo significa:
- Ossa forti (fondamentale in gravidanza, menopausa, nei bambini e negli anziani a rischio di osteoporosi)
- Denti e smalto robusti (resistenti all’usura e alle carie)
- Buona funzionalità muscolare (non soffrire di stanchezza)
- Funzionalità del sistema immunitario (difesa dalle infezioni)
Cibi ricchi di Vitamina D
Come aumentare il livello di Vitamina D nel nostro corpo? Sicuramente tramite cibi che ne sono ricchi, ma anche tramite l’esposizione al sole e un corretto stile di vita. Gli alimenti che contengono la Vitamina D sono pochi:
- merluzzo (olio di fegato)
- pesci grassi (aringa, sgombro, sardina, salmone)
- latte e derivati (formaggi grassi)
- uova
- fegato
- verdure verdi e funghi
Comunque la quantità di Vitamina D contenuta in questi cibi è davvero minima, oltretutto per renderla disponibile per il nostro organismo è necessaria l’azione dei raggi solari.
Il sole e la Vitamina D
La vitamina D viene sintetizzata dal nostro organismo attraverso l’assorbimento dei raggi solari tramite la pelle, per questo oltre all’apporto alimentare è necessario un corretto stile di vita all’aria aperta e l’esposizione alla luce solare, soprattutto per anziani e bambini. Ad esempio 15 minuti al giorno di esposizione solare sono sufficienti a produrre una quantità adeguata di Vitamina D3. Ovviamente gli schermi solari delle creme protettive e un eccesso di melanina (ad esempio avere la carnagione scura) riducono l’efficacia della sintesi della Vitamina D. Ecco perché spesso il nostro corpo non raggiunge livelli sufficienti, soprattutto in inverno.
Conseguenze della carenza di Vitamina D
La carenza di Vitamina D può essere causata da:
- carenza di esposizione alla luce solare (in inverno, vivere in paesi nordici, stazionare a lungo in ambienti di lavoro chiusi)
- carenze alimentari
- età
- obesità
- malattie che riducono l’assorbimento intestinale
Come conseguenze abbiamo:
- rachitismo nei bambini, quindi fragilità e malformazioni ossee
- osteopenia negli adulti (che può degenerare in osteoporosi, ossa deboli, sottili e fragili)
- denti più deboli e vulnerabili alla carie e ad altre patologie
- alterazione nell’umore (stati di depressione sono collegati alla carenza di vitamina D)
- stanchezza ed affaticamento dovuti ad una ridotta forza muscolare
- predisposizione ad infezioni respiratorie
- cattivo umore, tristezza (che può degenerare in depressione)
Come aumentare i livelli di vitamina D?
Esistono piccole accortezze e azioni quotidiane che possono metterci al riparo dagli effetti negativi della carenza di vitamina D, riassumibili in 3 concetti fondamentali:
- Dieta:
Prendersi cura della propria alimentazione facendo attenzione ad inserire alimenti ricchi di vitamina D in base alla propria età, alle predisposizioni genetiche e ad eventuali patologie già in atto o per le quali si è più a rischio. Molti cibi verdi, pesci grassi ricchi di omega 3, funghi e formaggi. - Stile di vita:
Abitudini sane prevedono del tempo da spendere all’aria aperta anche in inverno, anche per bambini ed anziani. I raggi solari aiutano a fissare il calcio alle ossa e aumentano il buon umore. Quindi in base all’età ed alle proprie condizioni fisiche, via libera agli sport all’aperto, passeggiate, corse, picnic e scampagnate. - Integratori:
Se queste buone abitudini non fossero sufficienti, è possibile aiutare il proprio organismo con l’assunzione di integratori alimentari solamente dopo aver effettuato una valutazione con il proprio medico curante o nutrizionista.
Come misurare i livelli di Vitamina D?
Esistono diversi esami a cui sottoporsi per valutare parametri come la densità ossea e la presenza di vitamina D nel sangue. Laddove non sono presenti patologie, qualunque persona può conoscere i propri livelli di vitamina D e di tutte le vitamine idrosolubili e liposolubili tramite un’indagine veloce con il dispositivo BIA di Biotekna.
BIA è un apparecchio che analizza la composizione corporea del paziente tramite l’applicazione di semplici elettrodi (analisi bioimpedenziometrica) e fornisce informazioni precise su valori fondamentali delle condizioni fisiche di una persona. È possibile rilevare un eccesso o carenza di vitamina D (ma anche di altri componenti), eventualmente scegliere l’integratore alimentare più indicato per il caso specifico, e monitorarne i livelli nel tempo per apprezzarne un accrescimento ed il mantenimento entro parametri adeguati.
Il periodo più indicato per eseguire il test della vitamina D attraverso il sangue è nei mesi di Settembre e Ottobre, dopo l’estate. Questo proprio perché nei mesi estivi è più facile il suo assorbimento, quindi se i livelli di vitamina D sono bassi dopo l’estate si può facilmente dedurre ce saranno carenti per tutto il periodo invernale.
Sconsigliamo sempre l’uso indiscriminato di integratori senza prima aver fatto una corretta indagine e valutazione.