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Come si svolge la terapia con il riprogrammatore neuro muscolare (Bite)

bite dentale terapia

Come si svolge la terapia con il riprogrammatore neuro muscolare (Bite)

Cos’è il riprogrammatore neuro muscolare bite e come funziona? Visita gnatologica, trattamento e i nuovi equilibri ottenuti dalla terapia

La nostra sistematica di valutazione e trattamento delle disfunzioni di origine gnatologica passa attraverso diverse fasi:

PRIMA VISITA

  1. Anamnesi sullo stato generale di salute del paziente.
  2. Inquadramento sintomatologico:
    a seconda delle informazioni riportate possiamo distinguere le problematiche gnatologiche da quelle posturali. A questo scopo l’intervista parte dallo stato di salute o eventuali fastidi a carico del cavo orale fino a vertere sullo stato generale e che il paziente non pensa siano collegati con la funzione gnatologica (dolori alla spalla, acufeni, perdita di equilibrio, cervicali, mal di schiena, etc).
  3. Test kinesiologici:
    valutazione dell’equilibrio posturale, misurazione dei movimenti liberi mandibolari ed identificazione di eventuali ostacoli.
  4. Visita del cavo orale:
    rilevazione di asimmetrie e precontatti
  5. Appoggio plantare:
    esame baropodometrico statico e dinamico per verificare il baricentro corporeo e l’appoggio plantare.
  6. Misurazione delle asimmetrie posturali:
    con l’ausilio di parete millimetrata si procede a misurare le asimmetrie invisibili ad occhio nudo (posizione e altezza di cresta iliaca, spalla, ginocchio, etc.).
esame baropodometrico appoggio plantare
esame baropodometrico

Tutti questi parametri occorrono per constatare lo stato complessivo di equilibrio del paziente. Il sistema propriocettivo (a cui attiene la sensibilità dell’apparato locomotore) funziona bene se tutto il sistema è in equilibrio e non solo un distretto. Inoltre l’equilibrio fisico si traduce anche in equilibrio emotivo: un paziente con sintomatologie può entrare in un circolo vizioso di malessere e disagio perché è limitato nelle proprie azioni, non si sente a suo agio e può modificare persino la propria vita sociale arrivando a compromettere il proprio stato di benessere psicofisico (questi stati di malessere molto spesso vengono trattati con ansiolitici).

APPROFONDIMENTI DEL CASO CLINICO

Al termine del primo esame gnatologico sono prescritti esami di approfondimento per escludere altre patologie o definire la natura della disfunzione. Tali esami permettono il raffronto finale al termine della terapia.

  1. Tac, cone beam, ecografie, esami chinesiologici ed elettromiografici sono gli esami più frequenti per la definizione del quadro clinico del paziente.

Per una corretta valutazione globale ci serviamo anche di approfondimenti sulle abitudini nutrizionali ed alimentari, stili di vita e attività fisica (approccio olistico).

PERCORSO DI RIABILITAZIONE CON RIPROGRAMMATORE NEURO MUSCOLARE (BITE)

A questo punto siamo pronti per iniziare la corretta terapia gnatologica:

  1. Definizione della terapia, tempi e obiettivi raggiungibili
  2. Presa impronte e realizzazione dei modelli in gesso e posizionamento in articolatore
  3. Prescrizione e realizzazione del bite
  4. Controlli periodici con regolazione del bite fino a raggiungimento dell’equilibrio occlusale.
articolatore bite dentale occlusione
articolatore

Il bite utilizzato per la terapia gnatologica è il riprogrammatore neuro muscolare, deputato proprio al riposizionamento ortopedico della mandibola in equilibrio neuromuscolare. Attraverso la sua funzione si ottiene il rilassamento dei muscoli mandibolari, la mandibola assume una posizione corretta e i denti non toccano più in maniera errata. Il bite non sposta i denti, quindi al termine della terapia bisogna riallineare i denti affinché vadano a chiudere in maniera ottimale. Nei casi meno complessi può essere sufficiente un molaggio selettivo, nella maggior parte dei casi bisogna ricorrere alla terapia ortodontica (apparecchio). L’ortodonzia diventa necessaria nel trattamento dei bambini per accompagnare lo sviluppo armonico di un sistema in completo equilibrio. Negli adulti si può ricorrere all’ortodonzia o a trattamenti protesici. In caso di ponti e capsule già esistenti, se queste non permettono il giusto rapporto occlusale si può consigliare la rimozione ed il loro rifacimento.

La terapia con il bite può durare in media da tre a sei mesi, va applicato tutte le notti e parte del giorno (non per masticare). In questo lasso di tempo i sintomi iniziali risulteranno sempre più attenuati fino a scomparire del tutto. Nei casi più complessi, fortunatamente pochi, si ricorre a terapia con bite ortotico che, ripristinando le cuspidi dentali e le altezze fisiologiche, ci dà la possibilità di farlo portare anche durante le fasi di masticazione (tutto il giorno).

PERCORSO DI BENESSERE DEL PAZIENTE

Il nostro approccio olistico alla disciplina gnatologica si occupa di riportare l’equilibrio non solo nella funzione masticatoria, ma in tutto il sistema muscolo scheletrico della persona. Seguiamo i nostri pazienti anche dopo il termine del trattamento affinché il nuovo equilibrio raggiunto possa perdurare nel tempo ed eventualmente intercettare per tempo condizioni che possono minare lo stato di benessere ottenuto. Per ottenere questo accompagniamo i nostri pazienti durate tutte le fasi della terapia: pre e post. Accanto alla terapia di riabilitazione specifica forniamo indicazioni su:

  • Esercizi posturali da eseguire in autonomia o con lo specialista, OsteopataFisiatra;
  • Nuove abitudini nutrizionali e stili di vita sani per la ricerca o il mantenimento del nuovo stato di benessere complessivo;

Durante la riprogrammazione neuromuscolare con il bite sottoponiamo i nostri pazienti ad una indagine che ci permette di valutare la composizione osso-muscolo ed il rapporto esistente tra loro (deve essere sempre proporzionato). Laddove dovesse presentarsi un’anomalia guidiamo i nostri pazienti ad uno sport o stile di vita più adatto e che non provochi ulteriori scompensi.

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