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Otturazioni in Amalgama. Salute a rischio

Otturazioni in Amalgama. Salute a rischio

 Rischi  e controindicazioni delle otturazioni dentali in amalgama


Le otturazioni in amalgama, meglio conosciute come “otturazioni argentate” sono otturazioni dentali che utilizzano l’amalgama color argento.

L’amalgama di argento è una lega metallica costituita in genere da argento, stagno, rame, palladio, indio e da una parte liquida, il mercurio.
Quando questi materiali vengono miscelati tra loro, si forma un materiale plastico facilmente condensabile e modellabile che indurisce completamente in circa due ore.

Le otturazioni in amalgama hanno rappresentato nel passato e fino a pochi decenni fa il rimedio principe per ricostruire denti con carie profonde.  D’altronde non esistevano valide alternative nè in termini economici ( si pensi alle otturazioni in oro con un costo circa 6 vote maggiore) nè in termini di resa.
Basti pensare ai primi cementi al silicato bianco, che, seppur garantivano una buona esteticità, non permettevano una perfetta sigillatura della cavità dentale con conseguenti proliferazioni batteriche, infezioni e ascessi.

L’amalgama, ha al contrario rappresentato per moltissimi anni un ottimo compromesso tra buona resa terapeutica e  basso costo per il paziente rendendola il materiale più utilizzato dai dentisti fino a pochi decenni fa.

Perchè allora rimuovere le otturazioni in amalgama?

Negli ultimi decenni si è assistito ad un’inversione di tendenza nell’utilizzo dei materiali da otturazione.

Una prima motivazione è da ricercarsi in ragioni puramente estetiche , per le quali i dentisti di oggi prediligono usare materiali in grado di riprodurre lo stesso colore dello smalto dentale.

Una seconda e più importante ragione riguarda i rischi per la salute dovuti alla presenza di materiali tossici all’interno del composto di cui è costituita l’amalgama

I danni per la salute dell’amalgama sarebbero da imputare proprio al mercurio  in essa contenuto. È stato dimostrato infatti che il mercurio non rimane  stabilmente legato all’interno dell’ otturazione, ma viene da essa rilasciato nella  bocca e assorbito dal paziente durante tutti gli anni di permanenza  dell’otturazione in bocca

La modalità con cui il mercurio viene principalmente  liberato dalle otturazioni è l’evaporazione. Essa si verifica sia in presenza  di stimoli meccanici, come  la semplice masticazione, sia a causa delle variazioni  di temperatura e di acidità conseguenti all’assunzione di diversi cibi.  Le altre modalità in cui il  mercurio viene rilasciato sono per diffusione alla radice del dente e per corrosione.

Il mercurio è un metallo pesante ed un potente veleno.  Le otturazioni in amalgama, contengono il 50% di mercurio . Dopo 10 anni, nell’otturazione di amalgama, rimane solo il 50% del mercurio iniziale, dopo 20 anni ne rimane solo il 20%.

In pratica, milionesimi di grammi di mercurio lasciano ogni giorno l’otturazione nella nostra bocca e si accumulano nei tessuti del nostro corpo.

Seppur nella comunità scientifica  ci siano due schieramenti che, relativamente  all’amalgama si pongono come oppositori o sostenitori, le conclusioni a cui entrambi giungono sono le medesime ovvero:

  • Il mercurio è componente tossico
  • le otturazioni dentali di amalgama rilasciano mercurio
  • La quantità di mercurio rilasciato è solamente di piccole dimensioni

La controversia verte sul capire se la quantità di mercurio rilasciata dall’amalgama è talmente irrilevante da non poter essere considerata significativa oppure se è sufficiente in a produrre sintomi.

 

Otturazioni in amalgama: I rischi per la salute in concreto

Negli ultimi decenni  si è diffusa una maggiore sensibilità verso i rischi del contatto con metalli pesanti, tra cui il mercurio contenuto nelle otturazioni in amalgama. Le otturazioni in amalgama, sono oggi sono quasi totalmente in disuso sui nuovi interventi di otturazione dentale.

Rimane però ancora un dubbio circa le vecchie otturazioni in amalgama: occorre rimuoverle o no?

Per lungo tempo si è ritenuto che l’amalgama fosse un materiale assolutamente stabile, in cui tutto il mercurio libero venisse interamente e permanentemente sequestrato all’interno di legami chimici con gli altri metalli, incapace dunque di liberarsi nel cavo orale.

Gli studi degli ultimi decenni hanno invece ribaltato queste tesi, portando alla luce un’altra evidenza. Il rilascio di vapori di mercurio all’interno del cavo orale da parte delle otturazioni in amalgama è stato infatti  ampiamente dimostrato a livello clinico Gli studi hanno dimostrato concentrazioni basali più che  triple nell’aria espirata da  individui con otturazioni in amalgame rispetto ad individui privi di esse , nonchè aumenti considerevoli nelle emissioni di mercurio durante i processi di masticazione.

Ma quali sono i rischi reali a cui si va incontro non rimuovendo le otturazioni in amalgama?

Una volta rilasciato nel cavo orale, il mercurio può diffondersi in modo soggettivo alle ghiandole, alla tiroide, ai reni, al cuore, al sistema nervoso, al midollo osseo, determinando disturbi di lieve o di importante entità, a seconda degli organi coinvolti e della capacità individuale di smaltire la sostanza (ad esempio, attraverso il sudore, l’urina…).

Cefalee, dermatiti, stanchezza cronica ma anche depressione o addirittura sclerosi a placche sono alcuni fenomeni ascrivibili alla tossicità del mercurio.

In generale i rischi derivanti dal mercurio si possono riassumere in

 

  • Rischi di allergie

Le manifestazioni allergiche legate  al rilascio di mercurio delle otturazioni in amalgama rappresentano sicuramente la sintomatologia più diffusa. La modalità con cui si manifestano possono essere di tipo localizzato o di tipo sistemico.   Spesso si presenta con la comparsa di sintomi quali: dermatiti, eczema, urticaria o reazioni eritematose

Attualmente molti casi di lichen planus sono attribuiti a reazioni di tipo allergico dipendenti dal otturazioni in amalgama ed una delle strategie terapeutiche frequentemente applicata prevede proprio la rimozione di tale materiale.

 

  • Rischi di intossicazione

Un secondo rischio ben più grave è quello derivante dall’intossicazione definita “cronica”, dovuta  all’assorbimento costante di metalli , come quelli contenuti appunto nell’amalgame delle otturazioni dentali.

La sintomatologia dell’itossicazione da metalli pesanti è varia e comprende sintomi quali: irritabilità, instabilità dell’umore, perdita della memoria in particolare a breve termine, ridotta capacità di concentrazione, depressione, euforia, disforia, stanchezza fisica e mentale, alterazioni dei sensi, tremori.

L’intossicazione può inoltre dare origine a malformazioni neonatali e tumori.

 

Fortunatamente, molti di questi fenomeni si sono rivelati reversibili una volta eliminata l’esposizione al mercurio. E’ possibile infatti rivolgersi al proprio odontoiatra per rimuovere le obsolete otturazioni in amalgama a favore dei nuovi materiali bio-compatibili, innocui per la salute del paziente.

 

La rimozione delle amalgame deve essere praticata con estrema cura. Effettuare infatti una rimozione dell’amalgama non protetta mette in pericolo la salute del paziente, del dentista e del suo assistente.

 

Presso lo Studio Ottaviani viene effettuata una rimozione delle otturazioni in amalgama sicura, secondo un protocollo approvato ed estremamente rigido. Lo scopo è rimuovere l’amalgama limitando al massimo lo sviluppo di vapori di mercurio, nonché chelare quello ancora presente negli organi interni.

 

Affidati al nostro team di esperti . La tua salute è la nostra missione


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